Il coraggio dell’avventura

La scorsa settimana ho incominciato a presentare il percorso di letture sul coraggio nelle classi della scuola secondaria di primo grado (le vecchie scuole medie) della città di Udine. La scelta del tema è collegata all’Accordo Regionale Multisettoriale per la lettura LeggiaAmo 0-18 che quest’anno ha scelto “Il coraggio vien leggendo”

Che cos’è il coraggio? Propone un veloce brainstorming durante il quale i ragazzi hanno la possibilità di dare la loro idea di coraggio e un breve gioco a risposta multipla che svolgono in piccoli gruppetti. Al termine del gioco i ragazzi in base alle risposte scelte potranno scoprire qual è il loro profilo: più o meno coraggioso? L’animatrice collegherà i loro pareri sull’esito del gioco per dare inizio alla lettura di alcuni brani.

I romanzi in bibliografia sono stati scelti tra i suggerimenti dati da Caterina Ramonda, dalla bibliografia regionale CreL, dal bagaglio personale di letture e dalla consultazione del Liber Database. Le tipologie scelte spaziano tra il romanzo tradizionale, il testo poetico, il fumetto, il graphic novel , il silent book e i testi ad alta leggibilità.

Sono stati inoltre scelti dei temi all’interno dei quali declinare le scelte coraggiose: storia universale, storia di tutti i giorni, grandi personaggi, divulgazione scientifica. Dove sia possibile al romanzo viene associato anche un corrispondente materiale filmico o non-book material.

In conclusione l’animatrice propone la sua idea di coraggio: una serie innumerevole di azioni che ognuno di noi può fare per reagire ed affrontare le proprie paure, senza farsi sopraffare dalla paura stessa.

Tra le letture scelte, in ordine di presentazione:

Il rinomato catalogo Walker & Dawn : una straordinaria avventura attraverso l’America, Davide Morosinotto, Mondadori, 2016

Pesi massimi : storie di sport, razzismi, sfide, Federico Appel, Sinnos, 2014 (Leggimi! Graphic)

Cattive ragazze, : 15 storie di donne audaci e creative, Assia Petricelli e Sergio Riccardi, Sinnos, 2013 (Leggimi graphic)

La compagnia dei soli, Patrizia Rinaldi e Marco Paci, Sinnos, 2016

SuperSorda, Cece Bell, Il Battello a vapore (Vortici), 2017

Louis e i suoi fantasmi, Isabelle Arsenault,  Fanny Britt ; traduzione di Michele Foschini, Mondadori, 2017 (Contemporanea)

In una notte buia e spaventosa, Adam Gidwitz ; traduzione di Pietro Formenton ; illustrazioni di Hugh D’Andrade, Salani, 2012

Airman : nato per volare, Eoin Colfer ; traduzione di Angela Ragusa, Mondadori, 2009 (I grandi)

La storia infinita, Michael Ende, Longanesi, 1979

La Biblioteca Sociale

“Biblioteca sociale come strumento di cittadinanza attiva e consapevole” seminario a cura di Maria Stella Rasetti, Maniago, 4 dicembre 2017

Finalmente ho conosciuto di persona Maria Stella Rasetti, direttrice della biblioteca di Pistoia e madre, insieme a tanti altri fantastici progetti culturali, anche dei Biblio Omogeneizzati ‘melileggi?’ sulle cui basi ho prodotto i biblio omogeneizzati per l’Animalibro.
Sorridente e gentile, Maria Stella si presenta portandoci gli ultimi orgogliosi successi della biblioteca di Pistoia. Numeri che inebriano, per il fatto che Pistoia è stata capitale della cultura
2017 e in tanti hanno deciso di investirci. 2094 eventi in un anno in biblioteca. Eventi per gli utenti grandi e piccoli. Gratuiti e a pagamento. Che offerta! Maria Stella é grande nella sua umiltà e nella capacità di darci gli strumenti per arrivare a fare altrettanto, aiutati da colleghi e amministratori competenti. Sembra utopia, invece non è poi così impossibile fare del nostro meglio nel quotidiano.
Partiamo da un gioco. Maria ci chiede quale sia il valore indicativo del patrimonio della nostra biblioteca e noi rispondiamo con il valore di unità bibliografiche. Sorride quasi sorniona e dice di
averci provocato con una domanda trabocchetto. Il primo valore del patrimonio sono i bibliotecari e gli utenti: cioè le due entità che fanno realmente vivere la biblioteca. Per svolgere bene il nostro lavoro, dobbiamo sviluppare e affinare al massimo la nostra response-ability, la capacità di rispondere alle richieste. Ci suggerisce di leggere ‘Grazie per il reclamo’ di A. Fedel (Franco Angeli, 1998), per la parte che riguarda la biblioteca. L’economista ha presentato un progetto di rilevamento di soddisfazione dell’utenza in una grande biblioteca americana. A seconda di come gli utenti venivano accolti al reference desk (opportunamente istruito a comportarsi in modo accogliente o sgarbato) le risposte di gradimento erano assolutamente diverse, pur restando sempre uguali gli spazi, i servizi, gli orari, le collezioni e le modalità di prestito. Questo sottolinea che, a scapito del fatto che le ore di apertura siano poche, ci siano pochi soldi per le attività o l’acquisto libri, il bibliotecario può comunque fare molto per la sua biblioteca.
Un altro strumento é conoscere la sua sfera di influenza. Ovvero tutti gli ambienti e le persone con i quali il bibliotecario è in grado di creare relazioni. Non tutte le relazioni possono essere efficaci, ma se persone consapevoli possono dare delle risposte efficaci a tutti gli eventi che capitano in questa sfera. Il bibliotecario si appropria della sfera di influenza, per creare relazioni e risolvere problemi.
Il bibliotecario assertivo é quello di cui c’é bisogno: sa relazionarsi con autorevolezza e gentilezza a tutti i problemi che necessitano di risposte. Maria ci suggerisce un altro testo da conoscere: ‘Chi ha spostato il mio formaggio?’ di Johnson & Blanchard. É un racconto per adulti che provoca la nostra competenza nelle soft skills, le capacità di adattarsi al cambiamento trovando delle soluzioni funzionali, senza farne delle tragedie. Nella nostra società occidentale purtroppo non siamo padroni di queste soft skills.
Maria Stella ci porta verso un nuovo concetto di biblioteca che é fatta di capacità relazionali. Perché neiùl nostro tempo in biblioteca non arrivano solo gli utenti che hanno bisogno di libri, ma
anche utenti che cercano altro: un modo per rispondere ai loro dubbi e problemi di carattere culturale, tecnico ma non librario. Quindi la nuova importanza della biblioteca sta nelle relazioni.
Utenti impropri? Non esistono. Ogni individuo sceglie l’appropriatezza del luogo che usa (sfrutta il luogo biblioteca per ciò che gli é utile). Spazio caldo d’inverno, fresco d’estate, spazio dove si può sostare senza che nessuno allontani e si potrebbe continuare. Ma é la biblioteca che deve attrezzarsi. ‘Dieci buoni motivi per usare la biblioteca’ Stefano Parise.
Maria Stella conclude il suo intervento parlandoci del bilancio sociale di una biblioteca con l’appoggio di un testo ’La biblioteca rende’ di R. Ventura. Per bilancio sociale si intende la
presentazione dei risultati di servizio di un ufficio: ricavi/spese. Nel caso della biblioteca il bilancio sociale si rivolge alla città nella quale opera e non é un conteggio fine a se stesso. In un bilancio la biblioteca é una fonte di spesa, ma fa anche parte del reddito sociale. Nel libro di Ventura le valutazioni di carattere economico si intrecciano con quelle a carattere culturale e sociale. Al termine del saggio, si scopre quale enorme cifra un cittadino dovrebbe spendere per soddisfare le sue esigenze se non ci fosse una biblioteca al suo servizio. La soddisfazione di un utente produce un ritorno di investimento che é un parametro particolarmente significativo e si riflette sulla vita della comunità, anche se da solo non potrà mai pareggiare le spese impiegate per tutto il funzionamento della biblioteca.
Maria Stella conclude sottolineando ancora di più il nuovo ruolo sociale della biblioteca. La società moderna si basa sulle relazioni tra persone e le relazioni efficaci producono felicità. Quindi
‘fare il bibliotecario é il mestiere più bello del mondo’.
Davvero.

Settimana Nazionale Nati per Leggere 2017

Animalibro e il suo Kamishibai sono pronte per leggere ai bambini di Rivignano, Vito d’Asio, San Giorgio della Richinvelda,  Rauscedo e  Castelnovo del Friuli.

Il tema dell’edizione di quest’anno della settimana npl è “diritti alle storie”, per ricordarci il potere unico che possiede una bella storia letta o raccontata (anche tante volte, sempre la stessa) ma dalla voce di mamma, papà, nonno e nonna,… Affetto, vicinanza, dedizione, voglia di stare e crescere insieme.

Buone letture a tutti!

Rivignano. Lunedì 20 novembre ore 17

Vito d’Asio. Mercoledì 22 novembre, ore 16.45

San Giorgio della Richinvelda e Rauscedo: venerdì  24 novembre, ore 10-12 (negli asili)

Castelnovo del Friuli: domenica 3 dicembre,

Aggiornamento sulle novità editoriali 0-3

Aggiornamento sulle novità editoriali 0-6 a cura di Marine Campagnaro, Maniago, 10 novembre 2017

Da tempo le mie colleghe mi suggeriscono di seguire uno dei seminari di Marnie Campagnaro, ma non ce n’ mai stata l’occasione. Fino ad oggi. Marnie Campagnaro é docente all’Università di Padova in Scienze pedagogiche presso il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata dell’Università di Padova.  Docente a contratto di Teoria e Storia della Letteratura per l’infanzia e della biblioteca presso l’Università di Padova e di Letteratura per l’infanzia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Il suo approccio con noi bibliotecari ed insegnanti é quello che usa con i suoi studenti. Educare sorprendendoci.
Come si può definire letteratura un insieme di testi che di testo, appunto, ne contengono veramente poco se non nulla? Letteratura indica la massima espressione del pensiero dell’uomo. Come si fa ad applicare questo concetto ad un bimbo di pochi mesi che il mondo lo deve ancora comprendere? Lo si può usare se al bambino si offrono libri che abbracciano il mondo nel modo più adeguato ed esauriente possibile. Con tre punti di riferimento constanti:
Il testo deve trattare cose e situazioni consuete e familiari al bambino
Il testo deve aiutare a costituire il concetto di insieme
Il testo permette di costituire il concetto di risoluzione

Nel periodo 0-3 il bambino impara lo stesso numero di concetti che nel periodo 4-100 anni. Quindi…bisogna saper investire.
Qualche esempio di buona letteratura:
Bianco e nero, Jane Foster,La Margherita, 2016 – i contrasti
Imagier pour jouer, Pascale Estellon, Les Grandes Personnes, 2013 – la forma archetipica della favola. Da un luogo, verso un altro, attraverso un viaggio.
Buon viaggio piccolinoBeatrice Alemagna, Topipittori, 2013 – la nanna e la casa, primo e privilegiato luogo di esperienza
Ciao cielo, Dianne White, illustrato da Beth Krommes, traduzione poetica di Bruno Tognolini,: Il castoro, 2016  – il temporale
Coffee break, Massimiliano Tappari, Corraini, 2015 – ad un oggetto viene tolto il significato funzionale e si trasforma…
Cappuccetto Rosso, Attilio Cassinelli, Lapis, 2017 (Premiato Npl2017)
Il mio palloncino, Mario Ramos, Babalibri, 2017 – rivisitazione delle fiabe
Sidewalk flowers, JonArno Lawson,‎ illustrato da Sydney Smith, Groundwood Books , 2015 – rivisitazione delle fiabe
Los colores hablan, Imapla, Oceano, 2013 – scoperta e nomi dei colori e dei colori associati agli animali. La struttura ripetitiva crea anticipazione e desiderio di risoluzione, é onomatopeico, va dal particolare (bocca… occhi…) al generale (viso completo)

per i più grandi:

Toh, un cappello, Jon Klassen, Zoolibri, 2016– condivisione, fantasia
Professione coccodirllouna storia senza parole di Giovanna Zoboli e Mariachiara Di Giorgio, Topipittori, 2017 – fantasia
La volpe e la stella, Coralie Bickford-Smith, Salani, 2016
Cinque minuti di pace, Jill Murphy, Nord-Sud, 2016, (e anche Giralangolo, 2007) – per le mamme, alle prese con i loro bambini terribili e adorabili
Viaggio, Aaron Becker, Feltrinelli, 2014 – condivisione, fantasia
Oh! un libro che fa dei suoni, Hervè Tullet, Franco Cosimo Panini, 2017 – gesto e musica

Quale testo porterei con me nello spazio, in caso di Armageddon, se potessi salire su un’astronave? Personalmente, non so dare una risposta. Marnie invece ha le idee chiare:
Le filastrocche di mamma oca, testi di Iona Opie, illustrazioni di Rosemary Wells, traduzione di Roberto Piumini, Fabbri, 2000
Tout un monde, di Antonin Louchard,‎ Katy Couprie, 1999
Fammi una domanda!: 108 domande per parlare insieme, Antje Damm, Nuove edizioni romane, 2008

Il tempo dell’approfondimento è finito, adesso tocca a noi. Marnie sfila dalle sue numerose borse dei testi a me cari e amati, proponendoci un’attività (trabocchetto) con i libri scritti e disegnati da Bruno Munari. Il merlo ha perso il becco, Nella nebbia di Milano, Il prestigiatore verde, L’uomo del camion, Zoo, Toc-toc, chi abita qui?, … Ci viene chiesto di leggerli insieme ai nostri vicini e di pensare ad un’attività da svolgere con i bambini. Possiamo scegliere noi la durata dell’attività, il numero di bambini, il luogo in cui si svolge. Abbiamo 8 minuti… una corsa contro il tempo, per dimostrare che non è possibile dedicare così poco tempo ad un progetto. Marnie ci porta i dati e le esperienze di alcune delle studentesse che si stanno laureando con lei. Mesi e mesi di progetti, di verifiche sul campo, registrazioni audio e video, analisi delle esperienze dei bambini durante la lettura e dopo, dell’approccio di ogni bambino ad un libro…

Mi alzo dal mio posto contenta e grata, con un block notes pieno di titoli da approfondire…

Leggere e far leggere tra biblioteca e scuola

seminario di aggiornamento professionale a cura di Caterina Ramonda, Pordenone, Ex Convento di San Francesco, 8 giugno 2017

Sempre molto elegante, profonda e accattivante, Caterina Ramonda ha saputo trasportarci con la sua consueta energia, in un mondo fatto di storie per grandi e piccoli. Sono tornata a casa con un bagaglio di letture nuove da affrontare (tre facciate A4 per la precisione e altre tre sono semplicemente la bibliografia che ci è stata fornita) e un’idea più chiara su come presentare il progetto di lettura per il prossimo anno che riguarderà il coraggio, come deciso al tavolo regionale del mese scorso.

Caterina ci suggerisce l’idea di “costruire lettori nel quotidiano” e ci presenta a cascata una serie di titoli, che guarda caso hanno a che fare con la rottura degli stereoptipi sia dal punto di vista testuale che della scelta delle immagini che del significato complessivo del libro. Poi ci invita a considerare il bibliotecario come passeur, che in origine era colui che trasportava attraverso valichi di montagna cose e persone. Ci invita a riconoscere che tutti coloro che vengono in biblioteca hanno diritto a: essere considerati/trovare interlocutori validi, a dissentire, alla verità, alla disponibilità, all’accessibilità, al’onestà. Inoltre, un lettore giovane va costantemente educato a selezionare e per imparare a selezionare, è necessario aver letto, sfogliato e conosciuto il più possibile. In biblioteca ragazzi è necessario: ascoltare, rispondere, interpretare, essere alla pari, essere complici, sorridere.

Come se tutto questo non bastasse a meditare per i prossimi mesi estivi, Cateriana ha aggiunto delle considerazioni su come organizzarre un’attività di lettura e che parametri utilizzare:

considerare la soglia massima di attenzione
conoscere i libri proposti
declinare il tema scleto con sfumature diverse
declinare il tema scelto su supporti diversi
conoscere incipit e trame di sicuro impatto
fare leva sul conosciuto
non farsi fuorviare dalle indicazioni d’età
distribuire del materiale di supporto a fine incontro
avere un filo rosso da seguire
avere occhio allenato, fiuto ed eleasticità

Grazie a Caterina per la condivisione delle sue esperienze e anche per la bella passeggiata letteraria che ha fatto assieme ad alcune di noi nella pausa pranzo.

Prossima storia per kamishibai: “Un mare di tristezza”, Minibombo, 2016

Lavori in corso

Oggi finalmente mi sono rimessa al lavoro: carta, forbici, colla, pennelli e acrilici. Sto preparando “Un mare di tristezza” per la lettura con il kamishibai.

“Un giorno in fondo al mare un pesciolino si sentiva triste e sconsolato. Decise allora di fare una bella nuotata per tirarsi su il morale”.Ma anche tutti gli altri pesci sembrano avere l’umore sotto i tacchi… ops… le pinne caudali. Che non sia semplicemente questione di… punti di vista?

Grazie ancora a questa meravigliosa, argutissima, delicatissima casa editrice che ci regala sorprese ed emozioni così piacevoli.

Storie in Valigia e Libri Illeggibili nel Sistema Bibliotecario della Bassa Friulana Occidentale

I libri illeggibili dei bambini, ispirati al libro “Cos’è?” di Eleonora Cumer

Un felice ritorno anche nelle biblioteche e negli asili dei comuni dell'(ex, dal 31/12/2016) Sistema Bibliotecario della Bassa Friulana Occidentale. Le storie in Valigia hanno viaggiato a lungo tra novembre e dicembre. Il laboratorio non prevedeva soltanto la lettura delle storie. I bambini hanno potuto creare un loro libro illeggibile, ispirato ad una delle storie che ho letto loro: Cos’è? di Eleonora Cumer, Edizioni Artebambini.

In questa curiosa storia l’illustratrice presenta dei ritagli rotrondeggianti di carta colorata, uno per pagina, ed invita il lettore a trasformarli in qualco’saltro, prima di girare pagina. Il lettore usa la fantasia, l’illustratrice dei piccoli tratti di matita colorata. Così un ritaglio nero è una  nuvola arrabbiata che fa i dispetti al sole, un ritaglio beige si trasforma in una pecorella morbidona… Ai bambini basta questo piccolo suggerimento e la fantasia si scatena…

Un particolare dei libri creati dai bambini

A lettura terminata, ad ognuno di loro è stato consegnato un libro a fisarmonica 12×12 e 4 ritagli rotondeggianti di carta colorata, un pennello, un po’di colla e una matita. Il suggerimento è stato ascoltare quello che i loro piccoli pezzetti di carta sussurravano loro. Potete vedere qui di fianco una piccola galleria di libri completati. Più in basso ho voluto pubblicare la foto di una delle classi che più è entrata nel gioco  della storia. Alcuni bambini hanno osservato così profondamente il loro pezzettino di carta da ascoltarlo e usare una piccola rientranza trasformandola nella bocca di un mostro, una punta per completare la coda del pesce, la renna felice perchè Natale era ormai vicino,…

La storia di base per il kamishibai si è quindi arricchita di tredici nuove tavole, secondo i loro suggerimenti più evocativi!

Grazie a bambini e maestre che si sono messi in ascolto ed in gioco con me, nonostante le difficoltà organizzative.

Grazie a tutte le bibliotecarie del Sistema. Buona Fortuna per l’evoluzione, ora incerta, delle vostre biblioteche e delle vostre attività!