Leggere e far leggere tra biblioteca e scuola

seminario di aggiornamento professionale a cura di Caterina Ramonda, Pordenone, Ex Convento di San Francesco, 8 giugno 2017

Sempre molto elegante, profonda e accattivante, Caterina Ramonda ha saputo trasportarci con la sua consueta energia, in un mondo fatto di storie per grandi e piccoli. Sono tornata a casa con un bagaglio di letture nuove da affrontare (tre facciate A4 per la precisione e altre tre sono semplicemente la bibliografia che ci è stata fornita) e un’idea più chiara su come presentare il progetto di lettura per il prossimo anno che riguarderà il coraggio, come deciso al tavolo regionale del mese scorso.

Caterina ci suggerisce l’idea di “costruire lettori nel quotidiano” e ci presenta a cascata una serie di titoli, che guarda caso hanno a che fare con la rottura degli stereoptipi sia dal punto di vista testuale che della scelta delle immagini che del significato complessivo del libro. Poi ci invita a considerare il bibliotecario come passeur, che in origine era colui che trasportava attraverso valichi di montagna cose e persone. Ci invita a riconoscere che tutti coloro che vengono in biblioteca hanno diritto a: essere considerati/trovare interlocutori validi, a dissentire, alla verità, alla disponibilità, all’accessibilità, al’onestà. Inoltre, un lettore giovane va costantemente educato a selezionare e per imparare a selezionare, è necessario aver letto, sfogliato e conosciuto il più possibile. In biblioteca ragazzi è necessario: ascoltare, rispondere, interpretare, essere alla pari, essere complici, sorridere.

Come se tutto questo non bastasse a meditare per i prossimi mesi estivi, Cateriana ha aggiunto delle considerazioni su come organizzarre un’attività di lettura e che parametri utilizzare:

considerare la soglia massima di attenzione
conoscere i libri proposti
declinare il tema scleto con sfumature diverse
declinare il tema scelto su supporti diversi
conoscere incipit e trame di sicuro impatto
fare leva sul conosciuto
non farsi fuorviare dalle indicazioni d’età
distribuire del materiale di supporto a fine incontro
avere un filo rosso da seguire
avere occhio allenato, fiuto ed eleasticità

Grazie a Caterina per la condivisione delle sue esperienze e anche per la bella passeggiata letteraria che ha fatto assieme ad alcune di noi nella pausa pranzo.

Leave a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *