Venerdì 11 gennaio ho partecipato ad un proficuo incontro di aggiornamento sulle novità editoriali per la fascia dei giovani adulti, organizzato dall’AIB Friuli-Venezia Giulia e Ente Regionale Teatrale nella biblioteca di Pavia di Udine (Lauzacco). L’esperto era Caterina Ramonda, “per metà bibliotecaria per ragazzi nelle biblioteche del sistemi del fossanese (Cuneo), e per l’altra metà promotrice della lettura per ragazzi, insegnanti, bibliotecari, educatori ed appassionati”, come ha detto lei stessa quando si è presentata.
Ha condotto l’incontro (quasi) con la stessa tipologia di approccio che usa con le classi, con umiltà ed entusiasmo, nella convinzione che “non c’è altro modo di trasmettere la passione di leggere se non leggendo e raccontando”, proponendo ai ragazzi i libri che ha letto personalmente e che le sono piaciuti. Il tavolo alle sua spalle era disseminato di libri, la bibliografia fornitaci è ugualmente nutrita, qui riporterò quelli che lei ha ritenuto più degni di tutti di essere raccontati, usando in parte le recensioni che si trovano on-line e in parte i suoi commenti.
GLI SHORTS
La scuola è finita, Yves Grevet, Sonda, 2012
All’inizio del ventunesimo secolo la gente non è stata in grado di rifiutare quello che le veniva imposto. Ma che cosa poteva fare? Opporsi, opporsi con tutte le sue forze.
La scuola è finita non perché sia suonata la campanella che segna la fine delle lezioni, ma perché in questo scenario fantascientifico la scuola pubblica e gratuita non esiste più, ci sono solamente scuole private con rette molto alte. Siamo alla fine del XXI secolo e i protagonisti – Albert e Lila – sono figli di famiglie che faticano ad arrivare a fine mese, che non possono permettersi il dentista e che sono costretti a fare dei loro bambini dei “bambini aziendali” mandandoli in scuole pagate dalle aziende, dove il maestro si chiama promoter pedagogico e dove bisogna girare in divisa e lavorare nella ditta per una parte del tempo. Un giorno Lila confessa all’amico che i suoi genitori hanno deciso di mandarla a una “scuola della Resistenza”, organizzata in clandestinità da persone che un tempo insegnavano nella scuola pubblica, dove è permesso leggere libri e discutere insieme. E dove è il modo – di insegnare, di partecipare, di sentirsi considerati e importanti – che fa la differenza.
Caterina: Un libro dal titolo ingannevole, che intriga i ragazzi. Una storia che invita alla riflessione, ambientata in un futuro non troppo lontano. In numero ristretto di pagine accattiva il lettore. L’editore Sonda ne ha pubblicati altri 6 con lo stesso tema.
Passare col rosso, Hélène Vignal, Camelozampa, 2012
Già dai primi giorni nella scuola media, Boris capisce che non avrà vita facile: subire le angherie dei compagni o uniformarsi e passare dalla parte dei prepotenti? Ma osservando lo sguardo deluso di suo padre, Boris capisce che una scelta è sempre possibile…
Troppa fortuna, Hélène Vignal, Camelozampa, 2011
“In paese c’è una grande casa, dietro i muri alti. Per entrare, bisogna far passare la mano in uno sportellino, nel portone di fronte alla drogheria, e tirare la levetta. È un passaggio segreto, per gente non comune, come noi. È proibito dire agli altri quello che succede dietro questi muri alti. Anche se è qualcuno di famiglia, anche se hai troppa voglia di farlo”
Quando i genitori, interamente assorbiti dalla partecipazione a un movimento segreto, probabilmente una setta, conducono la famiglia a una vita al confine tra libertà e costrizione, la protagonista coglie sempre più le contraddizioni, i silenzi, le menzogne degli adulti. Nonostante continui ad affermare la propria fortuna di appartenere a quella realtà e a dimostrare un ammirazione segreta per la sorella maggiore, che a quel mondo cerca di opporsi e affermare a se stessa chi è davvero.
Caterina: L’autrice ha saputo dare voce ad un personaggio che non giudica nè condanna, ma osserva la sua realtà e si pone delle domande.
Granpa’, Christophe Léon, Camelozampa, 2012
John, 16 anni, è stato cresciuto dal nonno nel suo ranch in Colorado. Di notte, vanno assieme a sabotare le ruspe dell’Arizona Oil Company che vuole privarli della loro terra per trasformarla in un campo petrolifero. Un western ecologico, un racconto commovente sul rapporto tra nonni e nipoti e sull’importanza di opporsi alle ingiustizie, anche quando la partita sembra persa in partenza.
Caterina: Una storia al maschile, una storia che parla di amore per l’ambiente che ci circonda, spinge il protagonista ad interrogarsi su cosa voglia dire “resistenza” e cosa sia il “diritto”.
IL MIGLIORE AMICO DELL’UOMO
Storia di un cane speciale, K.A. Nuzum, Piemme, 2012
“Quel nasone scuro era freddo come il ghiaccio, umido e morbido. E le guance cascanti, che sfregarono contro la mia mano mentre mi annusava, erano lisce come il velluto. Batteva la coda per terra e aveva riappoggiato il muso sulle zampe davanti. Quando mi avvicinai di nuovo, non si spostò di un millimetro…”
Dessa vive insieme al padre nel bel mezzo della foresta dell’America del Nord. Da poco è morta la sua amatissima mamma e lei, bambina di nove anni, a causa del trauma non riesce più ad uscire dalla porta di casa. Passa tutte le sue giornate a pulire, a preparare il pranzo e la cena mentre il padre è nel bosco a procacciare cibo per entrambi. Ma un giorno, in quel mondo isolato, arriva una bellissima cagnolina color caramello, spaventata e infreddolita. Alla ragazzina non sembra vero: ma il cane non entra in casa e lei non riesce ad uscirne. Dessa avrà qualcuno con cui condividere le sue lunghe giornate e con cui avvicinarsi al Natale lasciandosi… addomesticare. Peccato che il padre diffidi di tutti gli animali che arrivano da non si sa dove…
Caterina: Qual è la tua vera natura? Sei nato per correre, vincere, vivere libero o essere coccolato da un padrone?
Nota particolare su come parlano gli uomini. Ce ne sono alcuni che riescono a comunicare con i cani usando un linguaggio speciale che l’autore e il traduttore sono stati capaci di rendere al lettore.
Doglands: storia di un cane che corre nel vento, Tim Willocks, Sonda, 2012
Di tutti i posti in cui un cucciolo potrebbe nascere, nessuno è peggiore di Dedbone’s Hole, il campo di prigionia per i greyhound destinati alle corse. Se non hai tutti i requisiti di razza, non si limitano a farti fuori: ti gettano nell’abisso di una caverna. Furgul e le sue tre sorelline non hanno questi requisiti, a differenza della madre, che è una campionessa, e del padre, che è un fuorilegge. Ma Furgul ha troppi misteri da risolvere per arrendersi senza lottare: chi era suo padre? Cosa significa correre con il vento? Cosa, e dove, sono le Doglands? Sfidando la morte e affrontando qualsiasi ostacolo e nemico, Furgul corre lungo le Doglines in un’epica avventura verso l’ignoto. Erede della tradizione de “II richiamo della foresta” e “La collina dei conigli”, Tim Willocks ci fa “entrare nella vita” di un cane, narrata attraverso i suoi occhi, e condita di paura ed eroismo, odio e amore.
E’ soltanto un cane, Michael Gerarld Bauer, Rizzoli, 2012
Il piccolo Corey non ha dubbi: quel cucciolo timido con le zampe enormi e un cuore nero sul petto deve essere suo. Per metà dalmata, per metà ingrediente segreto, Mister Mosly non è un cane supereroe come quelli della tivù, ma è ugualmente speciale: goffo, esuberante e travolgente; intelligente, ma anche un po’ zuccone; fedele, protettivo e affettuoso, sempre. E nelle difficoltà della vita forse è il solo in grado di tenere unita la sua famiglia. Perché Mister Mosly è unico, come ogni cane che abbiamo amato ed è parte della famiglia.
I cani della mia vita, Gary Paulsen, Mondadori, 2003
Otto capitoli, otto ritratti che Gary Paulsen dedica ai cani che ha amato di più nella sua vita: da Palla di Neve, il cucciolo che gli faceva compagnia quando era ragazzo nelle Filippine, a Fred, che “dichiarò guerra” a una recinzione elettrificata, a Josh, il collie che ancora lavora nel ranch di Paulsen. Ma soprattutto Cesare, l’enorme alano che travolgeva qualsiasi mobile ma sapeva essere delicatissimo con i bambini.
LIBRI SPECIALI
Le cronache di Harris Burdick, Chris Van Allsburg, Il castoro, 2012
L’espediente letterario che da origine al libro narra che le quattordici misteriose illustrazioni di questo libro siano state create da un certo Harris Burdick, scomparso prima di consegnare all’editore i racconti che le accompagnavano. Molti anni dopo alcuni dei più grandi scrittori americani si sono lasciati conquistare dal fascino di quelle immagini. Stephen King, Lois Lowry, Kate DiCamillo, Tabitha King e tanti altri ci regalano oggi questa straordinaria raccolta di storie. Inquietanti, magici, enigmatici, intriganti, sono racconti che non riuscirete più a dimenticare.
caterina: un libro che ci ricorda che esistono anche le raccolte di racconti, ultimamente un po’ trascurate. Alcuni autori sono sconosciuti in Europa perchè non tradotti. Non tutte le storie sono realmente accattivanti, alcune hanno un ritmo lento. Le tavole illustrate sono davvero degne di nota.
In trappola, Northrop Michael, San Paolo, 2012
Il giorno in cui la tormenta ebbe inizio nessuno poteva immaginare che avrebbe nevicato per una settimana, né che sarebbe diventata una questione di vita o di morte. Scotty e i suoi amici Pete e Jason, bloccati nella loro scuola, sono tra gli ultimi sette ragazzi rimasti in attesa di essere portati via assieme ad un loro porfessore. Ben presto si rendono conto che nessuno arriverà a prenderli. Eppure, al principio, non sembra così male passare la notte in classe, soprattutto quando ci sono Krista e Julie su cui fare colpo. Ma poi l’elettricità viene a mancare, inizia a fare molto freddo, le pesche allo sciroppo della mensa non bastano a sfamarli, i tubi congelano, il tetto scricchiola. I giorni passano, i mucchi di neve si fanno sempre più alti, ma sette ragazzi si scoprono esattamente per quello che sono, senza gli stereotipi e i pregiudizi che li “bollano” durante le ore di lezione. La più bella della scuola non è solo bella, è intelligente e sa un mucchio di storie divertenti. Il ragazzo bullo è l’unico che ha la forza per scassinare certe serrature… E quando la tempesta ha fine, anche loro stare insieme li ha cambiati…
Caterina: un libro che parla di amicizia, scritto e tradotto molto molto bene
2 B x – Essere un’incognita, Eugenia Romanelli, DeAgostini, 2012
Tessa ha sedici anni e rappresenta il mondo dei ragazzi “nativi digitali”, ha un computer, un iPhone e vorrebbe un Ipad. Così si trova coinvolta in una caccia al tesoro che attraversa tutta Roma, le cui missioni vengono comunicate solo via Internet. I partecipanti non si conoscono di persona, ma si incrociano a distanza: Tessa in particolare si invaghisce di Yo, un ragazzo che sembra avere i suoi stessi gusti e sapere tutto di lei… Un romanzo sulle potenzialità dei media moderni, in cui Tessa rischierà di perdere di vista la realtà, per riuscire, infine, a rimettere insieme tutti i suoi pezzi e a diventare grande.
Caterina: i nativi digitali sono una nuova categoria di lettori, che presenta necessità e approcci alla lettura diversi. Questa storia è nata con l’intento di comunicare un messaggio e purtroppo ad un certo punto all’autrice è sfuggito il bandolo della narrazione e il libro si perde. E’ di utile lettura per ogni adulto che cerca di comprendere i “nativi digitali” con cui ha a che fare.
Il mistero del London Eye, Siobhan Dowd, Uovonero, 2011
Ted Spark non sente un gran bisogno di diventare normale, nel suo cervello è installato un sistema operativo diverso, però ha capito che esiste una cosa che agli occhi della gente lo avvicina a quella condizione: dire bugie. Lui che in 12 anni non ha mai mentito, adesso, è costretto a farlo per salvare l’indagine parallela condotta insieme a sua sorella Kat alla ricerca del cugino Salim. Salim è sparito, facendo un giro sulla gigantesca ruota panoramica di Londra, ma nessuno degli adulti della storia sembra credergli, li accusano di non essere stati capaci di prensersi cura del ragazzo. Nessuno crede loro, tranne l’ispettore capo con il quale troveranno il bandolo della matassa…
Sette minuti dopo la mezzanotte, Siobhan Dowd, Patrick Ness, Mondadori, 2012
Il mostro si presenta sette minuti dopo la mezzanotte. Proprio come fanno i mostri. Ma non è il mostro che Conor si aspettava. Il ragazzo si aspettava l’orribile incubo, quello che viene a trovarlo ogni notte da quando sua madre ha iniziato le cure mediche. Conor si aspettava l’entità fatta di tenebre, di vortici, di urla… No. Questo mostro è un po’ diverso. È un albero. Antico e selvaggio. Antico come una storia perduta. Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Conor la cosa più pericolosa di tutte. La verità.
L’estate in cui diventai famosa – e i miei genitori non se ne accorsero, Simon Van Der Geest, Salani, 2012
Sophie, viene dimenticata in campeggio dai genitori durante una vacanza in Francia. Invece di disperarsi, passa all’azione: sa bene cosa fare, non è la prima volta che le capita. Le piace decidere tutto da sola e scopre di essere piena di risorse, ma si trova subito fra i piedi Jantuan, un ragazzo un po’ fifone, in fuga dalla madre opprimente. Meno male che il ragazzo conosce qualche parola di francese, perché Sophie ha un modo tutto suo di comunicare con la gente del paese, e le situazioni che ne nascono sono a volte esilaranti e a volte pericolose. Il piano di Sophie, comunque, è geniale: lei e Jantuan devono solo riuscire a diventare famosi entro uno, al massimo due giorni…
Fiato sospeso, Silvia Vecchini, Sualzo, Tunuè, 2011
Tutti i bambini, prima o poi, passano quella fase in cui provano a entrare nello spazio fragile e bellissimo che si apre con la ricerca di libertà: un periodo in cui si vive con il fiato sospeso. Sospeso come prima di un tuffo. Sospeso come sott’acqua prima di iniziare a espirare in mille bolle. Sospeso come quando avviene qualcosa che non ti aspetti. Quello che Olivia non si aspetta è che tutto possa cambiare grazie al coraggio che nasce dall’amicizia e dalla fiducia in se stessi. Olivia sceglie di uscire dal guscio di protezione e isolamento che negli anni si è come chiuso attorno a lei. Fa questa scelta buttandosi in una impresa avventurosa per aiutare quella che, fino a poco tempo prima, era la sua rivale, ma che ora, cacciatasi in un grosso guaio, chiede il suo aiuto. Al suo fianco ci sarà Leonardo, il suo amico di sempre.
Mare giallo, Patrizia Rinaldi, Sinnos, 2012
Hui, è di origine cinese. Cinese la madre, cinesi i tratti somatici, meno il senso di appartenenza perché Hui aveva soltanto due anni quando la famiglia ha lasciato la terra di nascita. La sua vita quindi è italiana, o meglio napoletana, come tutte le persone che oramai frequenta e che sono importanti per lui, come Caterina, ragazzina di buona famiglia ma “selvatica” e Thomas, figlio di un ricco armatore inglese e traferitosi da poco nella città partenopea. Tutti e tre i ragazzi, seppure di differenti estrazioni sociali, si sentono diversi e, in qualche modo, emarginati all’interno del loro mondo di appartenenza. Come i suoi amici, Hui si sente di fatto sradicato. Diverso a scuola, dove viene da tutti chiamato “O’ Cinese”, diverso a casa, dove non riesce ad allinearsi al sentimento materno, ancora ancorato al paese natale che viene fatto rivivere nelle frequentazioni esclusivamente cinesi, nei cibi, nella lingua. Hui è i tanti ragazzi immigrati piccolissimi nel nostro paese, oppure nati qui. Che hanno un passato e radici in una terra lontana, con i quali fare i conti, familiari con i quali litigare e pacificarsi perché ciò che per noi è scontato, il senso di appartenenza e l’accettazione piena da parte della comunità, per loro sarà un conquista.
Non mi resta che augurare… buone letture!