Con questo titolo un po’ infelice si sono confrontati Guido Sgardoli e Tommaso Percivale (per l’approfondimento sulle loro figure rimando al sito degli Immergenti: www.immergenti.it), Paola Zannoner e Matteo Corradini, moderati da Giovanni Nucci. L’idea principale era fornire delle

chiavi di lettura sull’editoria per ragazzi a breve raggio (prima di loro avevano rapito la scena Roberto Denti e Carla Poesio per parlare dei primi anni della Fiera) il poco tempo a disposizione e le tante cose da dire forse non hanno consentito alle loro idee di andare in profondità. Paola Zannoner si dedica da quindici anni alla letteratura per ragazzi, presenta la sua visione della situazione attuale portando un esempio forte. C’era un’editoria prima di Harry Potter che si focalizzava sul punto di vista dei biblitoecari: le collane erano divise per generi. Dopo HP l’editoria cerca il libro best-seller e gli editori possono avvalersi dell’uso e abuso dei mass-media per aumentare le vendite. Si parla dei libri sui giornali, alla radio, alla televisione. Si fanno gli incontri con l’autore, lo si deve vedere, gli si può parlare, cosa che prima non avveniva. La Fiera del Libro è diventata selettiva, negli ultimi dieci anni la frequenta un pubblico scelto di addetti ai lavori, ma negli anni ’90 c’erano i bambini delle scuole elementari e gli insegnanti. Guido Sgardoli (Premio Andersen 2011 per The frozen boy) dice “sono un dopo Harry Potter” e propone la visione della letteratura per ragazzi secondo quello che esperisce ogni volta che ha l’occasione di fare un incontro con le classi a scuola o in biblioteca: “Insegnanti e bibliotecari, salvo rari casi, propogono ai ragazzi i classici di autori defunti, con il pensiero che garantiscano una buona riuscita nel loro intento, oppure i classici di autori contemporanei. Ciò che resta sono i contemporanei e basta, sconosciuti o quasi per gli addetti ai lavori. E questa è la mia battaglia, affermare che ci siamo anche noi. Quando sei invitato alla Fiera, sembra tutto bello: che la letteratura per ragazzi valga come letteratura di serie A. Poi però una volta fuori dalla Fiera, ti sembra di stare nel deserto e che tutto non sia csì importante”. Tommaso Percivale, voce ancora più fresca nel panorama della letteratura per ragazzi, offre pensieri precisi. “Io mi sento un mio lettore. Realizzo una storia per qualcuno che la cerca, come me. Noi dovremo portare all’editore quello che lui stesso cerca per il lettore… ma non è così. Harry Potter ha cambiato le regole e ha fatto pensare che in realtà le regole fossero diverse. Autori come Salgari dimostrano da più di cento anni che non c’è un vero pubblico di riferimento per la buona letteratura…”. Guido Sgardoli dichiara di aver imparato ad amare Roald Dahl all’età di trent’anni, quando ha cominciato a leggerlo a suo figlio. Si trova d’accordo con Tommaso Percivale: “la storia che scrivo deve piacere a me. Inoltre ho una responsabilità quando scrivo. C’è un processo in cui veicolo messaggi e valori nei quali credo assolutamente. Non lo so chi è un lettore ideale, ma il libro non è solo un passatempo. Se mi fa questo effetto, non lo considero un buon libro…” In conclusione, Paola Zannoner ricorda che esistono progetti culturali nazionali, ma non in Italia… progetti che potrebbero aiutare sia gli scrittori che gli editori, per arrivare ai lettori. Guido Sgardoli sottolinea che in altri paesi le attività culturali nella loro complessità sono promosse dallo Stato. Tommaso Percivale conclude defintivamente l’incontro dicendo che si sente “scrittore, non autore. Sono un artigiano della penna e scrivo perchè i ragazzi si possano divertire”.
Grazie Immergenti, grazie a tutti i “contemporanei e basta”, perchè coloro che leggono le vostre storie, grandi e piccoli, percepiscono la bellezza del vostro lavoro. Ci pensano. Ripensano. Rileggono. Traggono conclusioni, relazionano fatti tra loro. Si rasserenano. Si arrabbiano. Volano con la fantasia. Ai più giovani giunge la vostra sensibilità per “l’uomo in formazione”, e non c’è niente di meglio per crescere le loro menti: donargli pazienza, tenacia ed entusiasmo per le passioni che stupiscono il nostro animo, come la lettura, e tutto ciò alla quale è capace di riferirsi.