Alberi – Promozione della lettura nelle Biblioteche del Sistema del Medio Friuli

Si è concluso con la Festa degli Alberi a Villa Manin di Passariano (UD) il lungo percorso che ha visto coinvolte numerossissime classi III della scuola primaria di tutti i comuni delle Biblioteche del Medio Friuli. A tutt’oggi è il percorso di cui sono più soddisfatta, credo di essere riuscita ad offrire dei buoni spunti di riflessione e stimoli a bambini ed insegnanti.

E’ un’esperienza che mi ha inoltre premesso di conoscere delle simpatiche studentesse di Scienze della Formazione (cito Sara L. e Anna B. per tutte) che hanno condiviso con me alcune ore di laboratorio, permettendomi di confrontarmi con loro ed arricchendomi. E’ grazie a loro che posso vantare un apparato fotografico tanto preciso. Grazie ragazze, e buono studio!

Abbracciare gli alberiPer molte classi l’incontro si è svolto all’interno delle mura della scuola, ma io prenderò ad esempio le modalità di animazione che ho sviluppato nella biblioteca di Codroipo.  La sede bibliotecaria è stata progettata per avere delle ampie sale dedicate ai labaratori per i bambini e per gli adulti, e vanta inoltre un ampissima area verde all’esterno. Il comune l’ha attrezzata con dei giochi, ma gli alberi erano preesistenti alla struttura, ed infatti sono dei platani e dei tigli che possono vantare circa un centinaio d’anni. Sono proprio questi alberi ad essere i protagonisti della prima parte del mio incontro.

Invito i bambini a scegliere ognuno un albero, a metterglisi davanti, toccarlo con entrambe le mani e chiudere gli occhi per un po’. Li invito a percepire le sensazioni che questo gesto comunica loro e a ricordarsene. Passato questo breve tempo, possono aprire gli occhi, guardare la corteccia, guardarlo dal basso in alto e dall’alto in basso. Possono osservare il punto in cui si immerge nella terra, le radici. L’ultimo minuto lo possono abbracciare. Finita questa attività all’aperto, rientriamo in biblioteca e ci mettiamo comodi. Allora comincio a radunare le loro idee. Chiedo loro di descrivermi, se lo desiderano, le loro sensazioni e le fisso su un cartellone (in fondo alla pagina inserirò alcuni dei cartelloni più originali)

Poi proseguo con la presentazione dei testi dividendoli in una prima parte didattica ed in una seconda parte di narrazione di storie. Il primo che presento è “L’albero” di Iela Mari, Emme Edizioni, 1990. Un libro in formato circolare che si legge dall’inizio alla fine in uno scorrere senza fine proprio del tempo e delle stagioni… Lo appoggio sul cavalletto e lo sfoglio, nient’altro. Sono i bambini a dormi cosa succede. Per affascinarli ulteriormente  (l’attività a contatto con gli alberi li lascia sorpresi e li rilassa)proseguo con “Il mondo segreto delle un amomento di letturapiante” di Jeanne Failevic e Véronique Pellissier, Editoriale Scienza, 2014. L’apparato fotografico mozzafiato combianto con una sapiente impaginazione lo rendono un libro perfetto da presentare per instaurare una lettura dialogica. Come nascono le piante? Mangiano? Fanno la cacca? Si spostano? Si sanno difendere? Sono intelligenti? “Vita intorno a un albero“, testo e illustrazioni Ferruccio Cucchiarini, La Biblioteca, 2004 con il suo allegato che mostra appunto un albero di circa due metri di altezza cont tutte le creature che lo abitano. Gli alberi, le foreste, E. Elle (Collana Universo Mondo), 1994 è libro da leggere e da guardare, ma anche da toccare, muovere, trasformare, per seguire lo sviluppo di una quercia o penetrare nel cuore della giungla misteriosa. Le pellicole trasparenti, mostrano come si succedono i cambiamenti.

Passo quindi alla lettura. “Nei guai”, Oliver Jeffers, Zoolibri, 2012. “Tutto cominciò quando Leo incastrò il suo aquilone su un albero. Provò a tirare e a farlo oscillare ma quello rimaneva incastrato. I problemi iniziarono davvero quando Leo  lanciò la sua scarpa preferita per liberare l’aquilone… e anche quella rimase incastrata”. In un gioco all’esagerazione, sempre più oggetti finiscono sull’albero: una barca, un camion, una balena, senza però ottenere alcun risultato, finchè… I bambini durante la lettura colgono perfettamente l’ironia e suggeriscono idee alternative più o meno logiche alla risoluzione del problema. Passo quindi ad un testo che mi piace particolaremnte, “L’Albero e la strega”, di Gek tessaro, Artebambini, 2008. Prima di inziare a leggere, avviso i bambini che questa storia, può avere due finali e che glieli leggerò entrambi. starà poi a loro capire qual è il preferito. Con i suoi malefici la strega vorrebbe danneggiare il villaggio degli uomini, ma gli effetti non sono mai quelli desiderati. A volte voler aiutare gli altri può provocare il male, così come volerli danneggiare può fare del bene… Non poteva mancare la lettura de “Nella foresta del bradipo”, di Anouk Boisrobert, Louis Rigaud, testo di Sophie Strady, Corraini. 2011, un racconto ecologico sulla distruzione e la rigenerazione presentato tramite un libro pop-up. Il lento bradipo si nasconde tra le fronte e cerca di scappare alla deforestazione ma… L’ultima storia che leggo loro per salutarci è una storia per kamishibai. Il testo orginale dal quale è tratta è “Saremo Alberi”, di Mauro L. Evangelista, Artebambini, 2010. L’autore ha creato dei paesaggi nei quali ha poi applicato dei cosdini accuaratamente intrecciati dando loro la forma di alberi sempre diversi, partendo dai semi che dormono nella terra… se li ascolti attentamente, puoi sentirli raccontare: io sarò un albero classico. Io sarò un albero capellone. Io sarò un albero raggiante… E tu? Che albero sarai?

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I classici della Scienza – Promozione della lettura nelle Biblioteche del Sistema del Medio Friuli

In raccordo con la tematica scelta da un coordinamento regionale per la fascia 6-11 che vede il “narrare la scienza” il tema cardine di quest’anno, mi cimento con lo stesso per le classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado. Al di là della pratica con gli esperimenti scientifici grazie a mio padre, mitico prof di matematica e fisica (materie scientifiche super ostiche alla mia mente), mi rendo conto di avere conoscenze limitate. Mi ritrovo a studiare nuovamente, per fortuna non sui manuali delle scuole superiori, bensì attraverso gli OPAC italiani e le riviste di settore e scopro una piccola miniera. Piccola, perché la letteratura scientifica per ragazzi non è molto diffusa, ci sono solo alcune case editrici che se ne stanno occupando con ottimi risultati e testi di qualità e solo a partire dagli ultimi 10 massimo15 anni.

Ho strutturato in modo diverso ognuno dei quattro incontri nei quali vedrò ogni classe coinvolta. Nel primo chiedo loro che cosa pensano sia la Scienza e lascio scrivere i loro pensieri su un cartellone, mostro loro la creazione dell’anello di Moebius, chiedendo loro approfondire i perché di questa scoperta, poi leggo per loro e mostro delle edizioni accattivanti, infine come compiti per casa propongo loro degli esperimenti (la miscela bolla splash e l’uovo gommoso). Il secondo incontro prevede il richiamo degli esperimenti dei quali avevamo parlato ed ulteriori esperimenti in loco (l’astrolabio, il prisma) ed altre letture. Il terzo incontro parte con un’indagine (Qual è l’invenzione scientifica che usano di più nella loro vita? Qual è l’invenzione più pericolosa al mondo? Qual è la più utile?) e prosegue con esperimenti (la tensione superficiale dell’acqua, il principio dei vasi comunicanti) e letture. Il quarto incontro comincia con le letture, prosegue con la verifica di ciò che avevano scritto all’inizio riguardo alloro parere sulla Scienza, continua con la verifica personale di gradimento del percorso e poi con una mini-festa di 5 minuti dove dono a ciascuno di loro un assaggio di lettura diverso (se non proprio tutti riguardanti testi sulla Scienza, indubbiamente dei buoni assaggi di lettura!) e dove ci salutiamo.